Nel territorio fertile della Romangia, custodisce eccellenze e tradizioni antiche

Santuario Beata Vergine Noli Me Tollere e Convento dei Cappuccini
Pantaleo stava cercando la legna da ardere quando divenne protagonista del prodigioso evento. In quel luogo, oggi, continua a essere visitata la cappella votiva che omaggia la Madonna di Noli me tollere. L’affetto e la devozione dei fedeli verso gli ordini religiosi francescani sono testimoniati dal materiale d’archivio: dal 1610 la Sorso francescana è stata un punto di riferimento religioso e culturale nell’isola, con un’importante sede della Provincia francescana turritana fino a metà Ottocento, una sorta di università con relativi lettori di filosofia e geologia. Un vero e proprio centro studi di prestigio con scuola elementare gestita dai frati e una ricca biblioteca, che ebbero importanti benefici sulla crescita culturale della popolazione.
La tradizione orale vuole che i cappuccini arrivarono a Sorso dopo che la campana della chiesa incominciò a suonare con lo stesso ritmo e frequenza della chiesa di Sassari, pur in assenza del campanaro. Questo avvenimento si ripeté varie volte finché non fu interpretato come un segnale che quel luogo dovesse essere custodito dai cappuccini. Ancora oggi il paese è tappa di frequenti visite di fedeli che omaggiano i luoghi mariani e la comunità francescana che custodisce il santuario.
I luoghi francescani del nord Sardegna
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