Il francescanesimo
in Sardegna

Sulle orme dei francescani

L’Ordine di san Francesco ha come data di “nascita” il 1209, anno in cui Francesco da Assisi con i suoi primi compagni si recò a Roma per far approvare da papa Innocenzo III la forma di vita evangelica che lo Spirito di Dio gli aveva suggerito. Quella che dal 1223 conosciamo come la Regola.

In pochissimi anni i frati minori divennero migliaia e iniziarono a stabilirsi in tutte le regioni della penisola, per poi approdare in Sardegna negli anni venti del XIII secolo. Già dai primi decenni, all’interno dell’Ordine francescano furono presenti due tendenze spirituali: quella di chi preferiva dedicarsi maggiormente alla preghiera nei luoghi di montagna o isolati, e quella di chi privilegiava l’azione apostolica dell’annuncio e quindi luoghi più vicini ai centri cittadini.

Di queste due tendenze possiamo trovare in Sardegna differenti tracce. Infatti, al loro arrivo in Sardegna, la chiesa dove si installarono si trovava nei pressi dell’ingresso dell’attuale cimitero di Bonaria, a Cagliari, sull’omonimo colle, proprio davanti alle grotte dove i frati inizialmente si rifugiarono. Questa collocazione geografica rispetto al centro città è una scelta tipicamente francescana: su un colle, non dentro la città, ma neanche troppo lontano da essa. Luoghi nei quali poter godere il silenzio amico della preghiera, ma abbastanza vicino al centro abitato, quale fonte di sussistenza e luogo in cui annunciare il Vangelo.

Troviamo tracce dei loro insediamenti anche in luoghi isolati, come sull’eremo di Luogosanto, nel sassarese, intitolato ai Santi Nicola e Trano, incastonato tra le rocce qualche chilometro sopra il paese. L’eremo si affaccia su una splendida vallata, e la tradizione vuole che alcuni ruderi dietro la cappella siano i resti delle piccole celle abitate dai frati. Sempre alla ricerca di silenzio e meditazione, i francescani in Sardegna continuarono a installare le loro piccole fraternità in zone di montagna, come ad esempio Monte Rasu, dove si dice sia sepolto fra Giovanni Parenti, secondo successore di san Francesco come ministro generale dell’Ordine.

Di particolare importanza sono i sei luoghi di pellegrinaggio protagonisti della vita dei santi e beati francescani: Laconi e Gesturi, luoghi natale di sant’Ignazio e del beato Nicola, Cagliari in cui riposa san Salvatore da Horta, Sassari in cui operò beato Francesco Ziranu, Cuglieri terra del venerabile Paolo, e Pula, che diede i natali a fra Nazareno.

Francescanesimo in Sardegna

I francescani oggi

A metà del XIX secolo, in seguito alle leggi di soppressione degli ordini religiosi e all’incameramento dei beni ecclesiastici da parte del regio governo, molti conventi francescani vennero espropriati. In alcuni casi i frati minori riuscirono a tornare nei conventi e in altri casi a trovare il modo di fondare nuove case.

Attualmente in Sardegna sono presenti quasi duecento religiosi francescani e più del doppio di francescane. Hanno l’incarico di molte parrocchie, oratori, asili, case di riposo e altre attività di carattere sociale come, ad esempio, le comunità di recupero per gli ex tossicodipendenti.

Celebrazione dei santi francescani in Sardegna

La visita in Sardegna, sulle orme del francescanesimo si può arricchire di momenti di commemorazione dei santi francescani. A Cagliari, presso la chiesa dedicata a sant’Antonio da Padova, oggi nota come “Chiesa di sant’Ignazio”, l’11 maggio viene celebrata la festa in onore del frate di Laconi. Nella chiesa è conservata l’urna che contiene le reliquie di Ignazio. Laconi, suo paese natale, lo celebra solennemente il 30 agosto. Il francescano cappuccino beato Nicola, nato a Gesturi, un piccolo borgo al centro della Sardegna, celebra il “frate Silenzio” ogni anno dal 3 al 6 agosto. Un altro cappuccino, fra Nazareno da Pula, aveva conosciuto Padre Pio da Pietrelcina, e pare che da lui avesse ricevuto una sorta di “mandato” per vivere la santità in terra sarda e operare in nome di Cristo in mezzo a tanta sofferenza e povertà. Nazareno viene celebrato il 28 febbraio.
Celebrazione San Nicola - Gesturi

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