Sassari

Ultima capitale del giudicato di Torres, la città conserva il suo cuore medievale

Protagonista delle vicende politiche ed economiche dell’isola fin dall’antichità, Sassari continua a essere centro enigmatico e dai mille volti. Dal grande concentrato archeologico, tra domus de janas, tombe dei Giganti, pozzi sacri e oltre 150 siti nuragici; e dal glorioso passato medievale, ancora ben visibile passeggiando nel centro storico. Le influenze spagnole e pisane si respirano durante le festività, in particolare durante la Settimana Santa e la processione de la Faradda, patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.
Biblioteca francescana del Convento Santa Maria di Betlem dei Frati minori conventuali

Chiesa e convento
di Santa Maria di Betlem

La traccia più antica della presenza dei francescani in città risale addirittura al 1274 (quando Francesco era ancora in vita) ed è proprio in questo complesso.

Sede di sei gremi cittadini – le corporazioni delle arti e dei mestieri – protagonisti della Faradda di li candelieri (la discesa dei candelieri), la processione patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Nelle cappelle della chiesa vengono conservati i pesanti candelieri in legno che vengono portati in spalla per le vie della città. All’interno del cortile si trova la statua del beato Francesco Zirano, formato proprio a Santa Maria di Betlem e diventato protettore dei migranti e delle persone costrette in schiavitù.

Nella bellissima biblioteca, invece, è conservata una bibbia del XIV secolo.

Info:
Piazza santa Maria – Sassari
www.santamariadibetlemsassari.it

Convento di San Pietro in Silki e santuario della Madonna delle Grazie

Furono i giudici di Torres a far costruire nel XII secolo un monastero per le benedettine. I francescani minori osservanti si insediarono nel 1467, quando il monastero era abbandonato da tempo.

Qui da oltre 550 anni si venera l’immagine della Madonna delle Grazie, a partire dal crollo di una colonna durante una predica del beato Bernardino da Feltre, in una chiesa affollata di fedeli.

Dopo questo episodio privo di conseguenze gravi, l’immagine fu trovata alla base della colonna, protetta da una campana. Ora quella statua è conservata al centro del retablo che occupa tutto lo spazio alle spalle dell’altare. Il retablo, databile al XVII secolo, è un capolavoro di manifattura opera di vari artisti locali.

Info:
Piazza san Pietro, 1 – Sassari
www.sanpietrosassari.it

Santuario San Pietro in Silki - Sassari
Chiesa dei Cappuccini - Parrocchia San Francesco d'Assisi - Sassari

Parrocchia di San Francesco e convento dei cappuccini

Su una collina nella periferia della città, la sua storia inizia nella metà del XVI secolo, con la costruzione di un oratorio dedicato alla Madonna di Valverde, insieme al convento dei frati serviti. Qui furono accolti i padri cappuccini, che ristrutturarono il complesso tra ‘500 e ‘600.

Durante i lavori di restauro del secolo scorso è stato rinvenuto un sarcofago della fine del III secolo d.C., sul quale appare – accanto ai simboli pagani – quello cristiano della croce, segno della precoce diffusione del cristianesimo nel sassarese.

All’interno della suggestiva cripta si trovano i resti dei frati e degli appartenenti al gremio degli ortolani. I cappuccini hanno lasciato il convento e la parrocchia all’arcidiocesi di Sassari nel 2023.

Info:
Piazza Cappuccini, 3 – Sassari
www.cappuccinisardegna.it/sassari/

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